Si è tenuto, lo scorso 29 Aprile, presso la Sala Conferenze del Grande Albergo Alfeo di Siracusa, l’incontro col Professore Enzo Papa, che ha tenuto una conversazione sul Gattopardo e su Giuseppe Tomasi di Lampedusa, sulla sua famiglia lungo tre secoli di storia, partendo dall’antifona che all’interno dell’opera di un artista scorre sempre il suo sangue.
Smentendo definitivamente l’esistenza del Gattopardo nell’Araldica, termine invece coniato dai servitori, che per classificare l’animale nello stemma di casa, ancora oggi visibile nel salone di Palazzo Butera, lo definivano in questo modo, il professore Papa ha puntualizzato come Il Gattopardo sia l’emblema della frantumazione della società borbonica nella Sicilia di quel tempo, e attraverso il susseguirsi delle immagini della famiglia di Tomasi di Lampedusa, lungo tre secoli, ci ha mostrato con una lucida analisi come i personaggi del romanzo siano quasi ritagliati sui suoi avi o sui suoi parenti e come i luoghi, che hanno fatto da scenario all’azione romanzesca, siano quelli della sua vita.
In definitiva attraverso la sua carrellata di istantanee, e grazie ad un metodico lavoro di ricostruzione di vicende rimaste, finora, quasi sconosciute ai più, il professore Papa ci ha restituito l’ologramma di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e della sua vita travagliata.
