Per parlare della giornata mondiale di Dante di questo anno, sarebbe opportuno partire dalle parole della dottoressa Concetta Ciurcina, Presidente della giuria del Dantedì 2024, che ha visto grande partecipazione di tante scuole della nostra provincia alla competizione di pittura, fotografia, video, fumetto, sulla tematica delle acque menzionate nella Divina Commedia: “Come è bello vedere tanti giovani oggi in questo Auditorium!”.
Perché sì, occorre ancora esercitare il proprio stupore nel vedere come tanti giovani, dai più piccoli ai maturandi, siano rimasti affascinati dal tema di quest’anno, “Acque Divine, lustrali, infernali, nella Commedia dantesca”, così tanto attuale, così legato alla protezione dell’ambiente, tanto dall’avere presentato lavori tanto diversi tra loro e così creativi! Le scuole che hanno partecipato sono innumerevoli, diverse decine i lavori presentati, decine e decine gli alunni e gli studenti, decine gli insegnanti che hanno dedicato il proprio lavoro alla concretizzazione di questi lavori, e premiati gli Istituti Paolo Orsi, Chindemi, Capuana, De Amiciis, Wojtyla, IIS Palazzolo Acreide, Einaudi, Quintiliano. Con un entusiasmo che cresce di anno in anno per questo evento, che, a detta della Presidente del Comitato Dante Alighieri prof.ssa Mariateresa Mangano, rappresenta ormai una realtà riconosciuta dalla comunità scolastica, l’Auditorium del liceo Einaudi di Siracusa, anche quest’anno era stracolmo di pubblico attento e gioioso. Il coro dei piccoli Dantini della Capuana di Avola ha aperto la cerimonia di premiazione sulle note della canzone di Corrado Neri “Una commedia divina” seguito dai saluti e ringraziamenti tra i quali non poteva mancare quello per la Dirigente Teresella Celesti per la consueta ospitalità. E il quadro è stato completato dalla presenza di Emanuele Vitale, fotografo subacqueo, che ha affascinato il pubblico con la proiezione delle sue foto concettuali realizzate con movimenti di danza e posizioni plastiche nelle profondità marine. In conclusione, l’entusiasta partecipazione anche quest’anno al nostro concorso, rappresenta un segno di speranza nel futuro, nella sicurezza che la Divina Commedia resta ancora un serbatoio di idee e una fucina di creatività alla quale le nuove generazioni sono chiamate ad attingere. Arrivederci al Dantedì 2025!
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