Quando un avvocato e docente di Diritto esterna la sua vena poetica, i risultati possono essere sorprendenti.
È quello che è avvenuto al Grande Albergo Alfeo lo scorso 26 aprile, quando il Comitato Dante Alighieri di Siracusa ha accolto Dionisio Mollica, che ha presentato il suo volume di poesie “Marenauta”. Già dal titolo si evince come al centro ci sia il viaggio dell’uomo Dionisio attraverso il mare della vita, con le sue tempeste, la sua bonaccia, i suoi varchi da attraversare.
Grazie alle domande puntuali della professoressa Noemi Aliotta della Dante di Siracusa, Dionisio Mollica ci ha condotto per mano attraverso il percorso da lui attraversato, un percorso in cui l’io lirico si sovrappone all’io-biografico, in una serie di fotogrammi che costituiscono un’esperienza, in fondo, condivisa da molti, in una ricerca a tratti faticosa delle giuste parole, alla ricerca del Dionisio di un tempo e in un passato che affiora a tratti, come quando accenna alla sua camicia a fiori di quando era ragazzino. Dionisio ha ricordato come i greci parlavano di Μύϭική (musikè), una parola con molteplice valenza, a significare la parola, l’arte, la musica e perfino la danza.
Ecco, Dionisio ha ricercato le parole per esprimere questo suo viaggio, con le parole che divengono segno, incisione del foglio e lì restano per sempre.
Coinvolgenti sono state poi le due poesie recitate da Gabriella Valenti e Donatella Guarino della Dante di Siracusa, e grande la partecipazione del pubblico con la firma finale delle copie.
