Atto finale della stagione culturale del comitato Dante Alighieri di Siracusa è stato quello tenutosi il 31 Maggio scorso all’ex Convento del Ritiro a Siracusa, con un ricco programma che ha visto l’intervento del Professore Pietro Cataldi, ordinario di letteratura italiana contemporanea dell’Università per Stranieri di Siena, già nostro ospite per le giornate della Dante del 2021. A seguire gli intermezzi di musica medievale proposti dal duo Raffaele Schiavo e Salvo Disca, che con la loro versatilità vocale hanno trasportato il pubblico in un’atmosfera realmente dantesca tra il sacro e profano; infine il laboratorio teatrale per alunni stranieri, coordinato da Ornella Matranga, che ha rappresentato una situation comedy improntata sul mondo della cucina della ristorazione.
Dopo i saluti dell’Assessore alla cultura Fabio Granata, che ha sottolineato la preziosità del salone che da convento del 700 ha ospitato per lungo tempo l’Istituto D’Arte cittadino,con tanto di tele esposte di allievi illustri, comprese quelle del primo preside Fusero, la Presidente Mariateresa Mangano ha messo in evidenza come tutta la programmazione del comitato sia stata imperniata sulla coerenza e la dedizione, per il benessere e l’approfondimento culturale dei soci, ma anche con un occhio alla gioventù e alla scuola, grazie anche agli eventi creati per il Dantedì, come il concorso grafico, pittorico e fotografico che ha visto aumentare sempre più il gradimento tra le scuole della provincia. Dante è da sempre al centro della riflessione culturale, mai scemata, e la rete di Comitati Dante Alighieri, sparsa in tutto il mondo, ha avuto sicuramente il merito di allargarne l’interesse e lo studio.
“Le Donne nella Commedia”, sono state il tema della Giornata della Dante 2024;una presenza femminile discreta , sole 40 donne rispetto a 500 uomini, ma il cui ruolo, come sottolineato da Cataldi è stato anche quello di indirizzare le scelte dantesche verso donne capaci di decidere di sé stesse, di parlare di politica, di giudicare il mondo maschile con chiare parole, di guidare il Sommo Poeta, tramite Virgilio, nel suo viaggio. Nel suo excursus il professore Cataldi è partito dall’attualità, e in particolare dal fatto che solo nel 1981 è stato abrogato il diritto al matrimonio riparatore e il delitto d’onore, retaggio arcaico e medievale, che fa parte di una società patriarcale, oggi ancora presente. E seguendo la storia del diritto, Cataldi ha camminato a ritroso nel tempo menzionando lo ius corrigendi, lo ius primae noctis e tutto ciò che ha reso concreto l’assoluto potere del mondo maschile sulle donne nei secoli, fino ad arrivare alle figure femminili della Divina Commedia, analizzandone le travagliate vicende, donne che per sottrarsi alla violenza maschile avevano come unica alternativa rinchiudersi in un convento, come scelta di pace e di protezione, dal quale peraltro potevano essere rapite dal padrone di turno, come nel caso di Piccarda Donati, prima donna che Dante incontra nel Paradiso, eletta e magnificata dal Sommo Poeta come emblema di donna, che ai patimenti sofferti oppone pacatezza di parole e gentilezza d’animo. Dante rende artisticamente giustizia alla condizione femminile attraverso le figure da lui menzionate, da Francesca da Rimini, a Piccarda Donati, e via via attraverso una galleria di donne valorose.
Con audacia, Dante esprime attraverso Francesca da Rimini, nel cerchio infernale dei lussuriosi, la sua ideologia amorosa, finendo per erigerla a suo alter ego, ponendola in contrasto con la prostituta Taide, descritta in modo degradante e sprezzante. Passando poi alla Cantica del Paradiso, Cataldi menziona Cunizza, sorella di Ezzellino III, che viene inserita all’interno di quella cantica nonostante sia un personaggio ambiguo, definita donna onesta, ma dedita ad amori cortesi, donna che ha fatto pace con la sua vita e che per questo viene collocata tra gli spiriti celesti.
Infine Beatrice, personaggio complesso, che Dante rende estremamente moderno, ora commossa, ora furiosa, di tenace carattere, lei che impartisce la salvezza, lei che nel Paradiso parla di teologia e politica, cioè due campi del sapere proibiti alle donne, lei che mette in collegamento il Cielo con la Terra, lei che viene delineata da Dante come la declinazione di tutto il genere umano, lei componente di quella Trinità femminile insieme alla Vergine e Santa Lucia che viene in soccorso a Dante lungo il suo viaggio esistenziale verso la rinascita. Insomma, una volta di più la Divina Commedia ci sorprende, e approfondire Dante significa approfondire anche il mondo di oggi.