Nell’annuale appuntamento col Premio Vittorini, si è svolto, presso la Sede estiva del circolo Unione di Siracusa, il “Processo a Vittorini traduttore”, patrocinato tra gli altri dal Comitato della Dante Alighieri di Siracusa.
Il professore Enzo Papa, abile moderatore, ha chiamato a rappresentare la Difesa e l’Accusa, due emeriti studiosi dell’autore, il Professore Edoardo Esposito, Docente di Letteratura Comparata all’Università Statale di Milano e la Dottoressa Annarita Cavallari, non siracusani e quindi al di sopra di ogni campanilismo, e autori di un’approfondita analisi dell’epistolario Vittoriniano.
La vivace e articolata discussione, incentrata su Vittorini come traduttore, ha rivelato il fatto che, poiché egli non conosceva l’inglese, molte delle sue traduzioni sono stata in realtà redatte da Lucia Rodocanachi, traduttrice segreta di molti autori italiani tra cui Gadda, Montale e lo stesso Vittorini. Nell’abile alternarsi tra accusa e difesa, è venuta fuori una personalità letteraria a tutto tondo, che ha avuto il merito di rivelare ai lettori italiani diversi autori di letteratura americana, in un periodo, quello fascista, di totale autarchia letteraria, ma che, nel contempo, ha sfruttato le doti di traduttrice della signora Rodocanachi.
Tenendo comunque in considerazione i tempi, le esigenze degli Editori, e il pregio delle rielaborazioni delle traduzioni da parte del Vittorini, il pubblico presente, clemente, alla fine lo ha assolto.